Con la Legge Delega 106/2016 vengono stabiliti i criteri per rinnovare, finalmente il Terzo Settore all’interno del quale cadono, per capirsi, associazioni, onlus, odg ecc… e, ovviamente, anche noi ci siamo dovuti adeguare.

Non nego che abbiamo dovuto faticare , e non poco, per capire cosa dovevamo fare e, soprattutto, quanto dovevamo pagare per adeguarci, ma poi in Regione Lazio sono stati particolarmente attivi e ci hanno aiutato a compilare persino il modello che nasconde non poche insidie per chi, come noi, non fa questo di mestiere.

Diciamo che l’iniziale arrabbiatura per i nuovi parametri ha lasciato spazio al piacere di vedere che, ogni tanto, anche in Italia vengono fatte cose buone, che la politica fa pulizia di un settore, quello del sociale, divenuto una vera e propria giungla, dove traffichini di ogni genere potevano mettere le mani e rendere difficile la vita sia a chi veramente voleva fare del bene sia a chi queste associazioni doveva controllarle, perchè diciamolo, era veramente impossibile.

Oggi Civico33 da semplice Associazione (una parola che indica tutto e niente se pensiamo che anche i gruppi massonici sono identificati come “Associazioni”) viene identificata come Organizzazione di Volontariato e questo ci fa immensamente piacere perché è quello che siamo, è quello che vogliamo fare: del semplice volontariato!

Poco importa se siamo, come tutte le altre, soggetti a più controlli da parte della Guardia di Finanza o da parte dell’Agenzia delle Entrate, siamo puliti e non abbiamo nulla da nascondere: i nostri bilanci sono in ordine, le poche entrate che abbiamo, da buon ente no-profit, le facciamo tutte regolarmente uscire e quello che spendiamo è correttamente registrato.

Ci fa piacere sapere che lo Stato, almeno qui, aiuta veramente i più deboli, facendo piazza pulita del marcio che ruotava intorno a fondazioni e associazioni varie; c’è ancora molto da fare e mi aspetto che il lavoro fatto non venga buttato al primo cambio di casacca. 

Noi come Civico33, come volontari, come persone mettiamo il nostro tempo, il nostro impegno e, spessissimo, i nostri soldi ma quello che riceviamo ci ripaga ampiamente soprattutto ora che siamo ufficialmente riconosciuti dallo Stato per quello che facciamo 🙂

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